Sai come scegliere il migliore cibo cani? Questa domanda non ha una risposta semplice perché ogni cane è un individuo a se e non esiste quindi un unico elemento che vada bene per tutti. In questo articolo ti mostrerò come stilare il profilo del tuo cane, elencandoti tutti i punti da tenere in considerazione per la scelta del miglior cibo per cani.
Qual’è il profilo del tuo cane?
Il primo passo è quello di comprendere che tipo di cane avete al vostro fianco. Per far questo, cominciamo a rispondere a semplici domande:
1° domanda: di che taglia è il tuo cane?
- PICCOLA: tutti quei cani il cui peso da adulti è inferiore ai 10 kg.
- MEDIA: il cui peso in fase adulta va dai 10 kg ai 25 kg.
- GRANDE: da adulti il loro peso si aggirerà tra i 25 kg e i 45 kg.
- GIGANTE: con un peso da adulti compreso tra i 45 kg e i 90 kg.
2° domanda: il tuo cane è cucciolo, adulto o anziano?
Cucciolo:
- Taglie piccole e medie: fino ai 12 mesi di età;
- Taglie grandi e giganti: anche fino ai 24 mesi di età
Adulto:
- Taglia piccola: dai 12 mesi fino ai 12 anni
- Taglia media: dai 12 mesi fino ai 10 anni
- Taglia grande: dai 24 mesi (al massimo) fino ai 10 anni
- Taglia gigante: dai 24 mesi fino ai 7-8 anni
Anziano:
- Taglia piccola: dai 12 anni
- Taglia media-grande: dai 10 anni
- Taglia gigante: dai 7-8 anni
3° domanda: qual è la sua condizione fisica?
Qui dobbiamo prendere in considerazione il BCS ovvero il Body Condition Score (punteggio di condizione corporea). Il sistema si basa su una scala di punti da 1 a 9.
Sottopeso:
- coste, vertebre lombari, ossa pelviche e altre ossa prominenti e visibili anche da lontano. Non si vede grasso corporeo, c’è perdita muscolare.
- coste, vertebre lombari, ossa pelviche e altre ossa facilmente visibili. Non c’è grasso e c’è una piccola perdite di tessuto muscolare.
- coste palpabili, parte alta delle vertebre lobari visibile e ossa pelviche che si iniziano a vedere. Punto vita evidente.
Peso ideale:
- coste palpabili, con un minimo di grasso di copertura. Punto vita riconoscibile.
- coste palpabili senza eccesso di grasso di copertura, punto vita osservabile dall’alto e retrazione addominale visibile lateralmente.
Sovrappeso:
- coste palpabili con lieve eccesso di grasso di copertura, punto vita riconoscibile dall’alto. Si riconosce la cavità addominale.
- coste palpabili ma eccesso di grasso di copertura. Evidenti depositi di grasso nelle zone lombari e alla base della coda. Cinto addominale assente
- coste non palpabili con eccesso di grasso di copertura. Spessi depositi di grasso nella regione lombare e alla base della coda. Cinto addominale non evidenziabile.
- Deposito di grasso su torace, colonna vertebrale e base della coda. Punto vita e cavità addominali assenti. Depositi di grasso su collo e arti. Distensione addominale evidente.
Insieme al BCS occorre affiancare il MCS ovvero il Muscle Condition Score che con una scala da 1 a 4 va ad evidenziare la massa muscolare, tramite osservazione e palpazione di coscia, vertebre, ossa temporali e pelviche.
4° domanda: dove vive il vostro cane e che tipo di vita ha?
È un cacciatore? Un atleta? Amate portarlo in montagna, al lago, al mare spesso? E soprattutto vive in casa o all’aperto?
5° domanda: ha patologie in atto?
Nell’ambito di alcune patologie, determinate scelte nutrizionali costituiscono parte integrante del protocollo terapeutico.
6° domanda: è in dolce attesa o in allattamento?
Dopo aver risposto a queste domanda dovreste essere riusciti a stilare il profilo del vostro cane.
Che tipo di cibo è preferibile somministrare?
Il miglior cibo per il vostro cane è quello che rispetta i seguenti requisiti:


- Deve essere completo e bilanciato dal punto di vista nutrizionale. L’alimento deve contenere tutti i nutrienti di cui l’animale necessita ogni giorno, nelle giusta quantità e proporzioni. Il cane, attraverso la dieta deve assumere diversi principi nutrienti (acqua, proteine, grassi, minerali, vitamine, carboidrati digeribili e fibre).
- Deve essere digeribile: la digeribilità di una dieta viene espressa in percentuale. È un parametro fondamentale in quanto costituisce l’effettiva quota di principi nutritivi che l’animale è in grado di assorbire a livello intestinale e che quindi può utilizzare. Ad esempio una digeribilità del 70% sta a significare che il 70% dell’alimento viene assorbito mentre il restante 30% eliminato con le feci. (un buon alimento è perciò quello che ha un’elevata digeribilità) .
Quest’ultimo fattore dipende dal tipo di materie prime impiegate, dal loro grado di freschezza e dall’eventuale cottura.
Occorre sottolineare dei punti fondamentali quando si parla di digeribilità:
- la fibra, in linea generale è indigeribile anche se una parte viene fermentata dai batteri dell’intestino. In caso di cani sovrappeso spesso si sceglie una dieta ricca di fibra che da il senso di sazietà al cane permettendogli però di dimagrire.
- farine di carne ricche di componenti proteiche poco digeribili (tessuto connettivo e ossa)= digeribilità bassa. Nelle diete casalinghe e nei cibi disidratati per cani di My Foodog si utilizzano fonti animali fresche, destinate al consumo umano, caratterizzate da elevata digeribilità
- la cottura è fondamentale negli alimenti contenenti amidi in quanto gli amidi crudi risultano essere poco digeribili e possono provocare disturbi intestinali. Se sottoposto a cottura risulta essere una buona fonte di energia per il vostro migliore amico.
- la digeribilità può essere influenzata anche da fattori riconducibili al soggetto stesso (ad es. malattie).
Una buona dieta deve essere appetibile, il cane deve mangiarla con entusiasmo. Questo deriva, molto spesso, dalle materie prime utilizzate e dalla cottura di quest’ultime.
Detto ciò vi forniamo un’ulteriore aiuto per destreggiarvi in questo complicato ma affascinante mondo…
Come si legge una etichetta di cibo per cani?
Categoria dell’alimento: completo o complementare?
Per completo si intende un cibo che contiene proteine, grassi, carboidrati ed è integrato con vitamine e sali minerali. Può essere dato da solo e contiene tutto ciò di cui il cane necessita. Per complementare si intende un alimento che deve essere integrato e che da solo non soddisfa il fabbisogno del vostro cane.
Specie alla quale l’alimento è destinato.
Elenco degli ingredienti: deve essere scritto in ordine decrescente.
Ci sono due tipologie di etichetta, a formula aperta ovvero con gli ingredienti elencati per nome o a formula chiusa i cui componenti sono indicati per categorie. (è da preferire la prima tipologia perché molto più chiara e trasparente, da porre attenzione e da leggere per intero. Se leggete come primo ingrediente pollo ma poi contiene piccole quantità di cereali elencati uno alla volta, nel complesso c’è più pollo o cereali????).
*Diciture standardizzate:
- “aromatizzato con” , “al gusto di”= quantità di quell’ingrediente minore del 4%.
- “con”, “contiene”= quantità di quell’ingrediente almeno il 4%.
- “ricco di” ”= quantità di quell’ingrediente almeno il 14%.
- “menù”/”alimento al”: quantità di quell’ingrediente almeno il 26%.
Componenti analitici: ovvero le percentuali delle proteine, dei grassi, di fibra e ceneri.
Nel caso delle proteine vengono sommate sia quelle di origine vegetale che animale quindi occorre fare un confronto con la lista degli ingredienti. Le ceneri nel cibo commerciale non dovrebbero superare l’8%(cibo secco) e il 3% (cibo umido).
Vitamine e minerali: da scrivere solo quelli per i quali esiste un limite massimo da non superare.
Additivi aggiunti
Modalità di impiego: quantità giornaliera da somministrare al cane in base al peso corporeo, ovviamente da tenere come monito ma da riadattare in base alla esigenze del proprio cane.
Questo articolo rappresenta solo il primo grande step che ogni proprietario di cani dovrebbe conoscere per destreggiarsi nel mondo del pet-food. Vi lasciamo solo un dubbio (che vi promettiamo di risolvere nei prossimi articoli): cibo commerciale o cibo casalingo?